Il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) si configura come un punto di svolta cruciale nel panorama ambientale internazionale, progettato per affrontare le sfide delle emissioni di carbonio legate ai prodotti importati. Il CBAM rappresenta una strategia dell’Unione Europea voluta per contrastare l’importazione di prodotti ad alto impatto ambientale. La sua implementazione non solo testimonia l’impegno dell’UE verso la neutralità climatica entro il 2050, ma mira anche a evitare il fenomeno della “fuga di carbonio”, in cui le aziende spostano la produzione in paesi con normative ambientali meno rigide. Proteggendo l’equità delle politiche climatiche, incoraggia l’adozione di pratiche sostenibili su scala globale.
CBAM, fasi di implementazione e periodo transitorio
La normativa CBAM si sviluppa in fasi, con la prima entrata in vigore il 1° gennaio 2024 e la seconda prevista per il 1° gennaio 2026. Queste fasi graduano i requisiti, permettendo alle aziende di adeguarsi. Il periodo transitorio, iniziato nell’ultimo trimestre del 2023 e terminante il 31 dicembre 2025, è obbligatorio e offre agli importatori la possibilità di raccogliere dati sulle emissioni di carbonio associate ai loro prodotti importati.
Durante questo periodo, le aziende devono ottenere informazioni cruciali dai fornitori esteri riguardo alle emissioni di CO2, al costo del carbonio presso i siti produttivi e altri dati pertinenti. Questi dati sono fondamentali per l’acquisto dei certificati CBAM, necessari per le importazioni a partire dal 1° gennaio 2026.
Preparazione delle aziende e requisiti futuri
Le aziende devono affrontare sfide complesse durante l’adeguamento al CBAM. La seconda fase introdurrà requisiti più stringenti, richiedendo sforzi supplementari per garantire la conformità. Ciò potrebbe includere la riduzione delle emissioni, l’adozione di tecnologie sostenibili e la documentazione accurata delle impronte di carbonio.
E.A.A.M.S. si propone come partner prezioso per le aziende in questo percorso di adeguamento al CBAM. Il nostro impegno costante è quello di fornire supporto informativo e soluzioni pratiche per rendere la transizione il più agevole possibile. La nostra consulenza esperta aiuta le aziende a comprendere appieno i nuovi requisiti e ad adottare misure sostenibili. Le nuove regole del Carbon Border Adjustment Mechanism imposte dall’UE hanno impatti significativi anche sulle attività degli spedizionieri doganali nell’Unione Europea. L’aumento della complessità delle procedure doganali è prevedibile, poiché gli spedizionieri doganali dovranno raccogliere e fornire informazioni sulle emissioni di carbonio dei prodotti importati.
Gli spedizionieri potrebbero dover acquisire competenze aggiuntive per gestire le richieste di conformità relative al CBAM e garantire che i prodotti importati rispettino gli standard ambientali europei. Il CBAM segna di fatto un passo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico, ma le sue implicazioni richiedono una risposta tempestiva e ponderata da parte delle aziende.
Con il supporto adeguato, come quello offerto da E.A.A.M.S., le aziende possono non solo rispettare i nuovi requisiti, ma anche prosperare in un’economia globale sempre più orientata alla sostenibilità.
La transizione verso un futuro a basso tenore di carbonio è un percorso impegnativo, ma con la giusta guida, ogni azienda può contribuire a costruire un mondo più verde.
E.A.A.M.S.: efficienza e professionalità a servizio del cliente
L’obiettivo di E.A.A.M.S., attiva da oltre 40 anni nel settore della logistica e delle spedizioni internazionali, è sempre stato quello di rendere più snelle e sicure le procedure relative a qualsiasi tipologia di movimentazione, gestendo ogni adempimento burocratico e fiscale.
Il team di esperti nelle spedizioni nazionali ed internazionali di E.A.A.M.S. offre un servizio specializzato e personalizzato, garantendo ai clienti elevati standard di sicurezza e adeguandosi alle normative più recenti.
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