La nuova normativa europea

Per tutelare la salute pubblica, l’Unione Europea ha adottato il Regolamento (UE) 2024/3190, pubblicato il 31 dicembre 2024, che vieta l’uso del BPA in una vasta gamma di materiali destinati al contatto con gli alimenti.
Il Bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica utilizzata nella produzione di plastiche e resine presenti in numerosi prodotti di uso quotidiano come bottiglie, lattine e contenitori per alimenti.
Tuttavia, studi scientifici hanno evidenziato che il BPA può migrare dai materiali agli alimenti, esponendo i consumatori a potenziali rischi per la salute.


Il divieto è in vigore dal 20 gennaio 2025 e riguarda diversi materiali e oggetti, tra cui:


• Imballaggi e contenitori, come bottiglie di plastica riutilizzabili e lattine metalliche.
• Utensili da cucina.
• Distributori d’acqua refrigerati.


Il regolamento estende le restrizioni anche ad altri bisfenoli e derivati, come il Bisfenolo S (BPS), considerati nocivi per la salute umana.

BPA: gli effetti sulla salute


L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha condotto una valutazione approfondita, concludendo che l’esposizione al BPA attraverso gli alimenti può avere effetti negativi sul sistema immunitario e riproduttivo. Inoltre, il BPA è stato associato a disturbi endocrini, interferendo con il normale funzionamento ormonale dell’organismo umano.
Per consentire alle aziende di adeguarsi alla nuova normativa, è previsto un periodo di transizione di 18 mesi, durante il quale i prodotti contenenti BPA dovranno essere progressivamente ritirati dal mercato. Inoltre, sono previste deroghe fino a un massimo di tre anni per le aziende che non dispongono ancora di alternative tecniche al BPA.
È opportuno verificare il contenuto di Bisfenolo mediante apposito screening e comunicare ad un’apposita commissione le eventuali alternative prese in considerazione.

Aziende alimentari e adeguamento normativo


L’adozione del Regolamento (UE) 2024/3190 rappresenta un passo significativo nella protezione della salute dei consumatori europei, riducendo l’esposizione a sostanze chimiche potenzialmente nocive come il Bisfenolo A. Le aziende del settore alimentare e del packaging dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni, garantendo prodotti più sicuri e conformi alle normative vigenti.

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