Le nuove misure a tutela del mercato europeo

L’Unione europea continua a rafforzare la sua posizione nella lotta contro le pratiche commerciali scorrette, introducendo nuove misure antidumping destinate a riequilibrare il mercato dei pavimenti in legno e del legno compensato. Dopo l’estensione dei dazi antidumping sul compensato di betulla dalla Russia anche a Kazakhstan e Turchia, Bruxelles ha deciso di focalizzarsi su due settori chiave interessati dalle importazioni dalla Cina, garantendo una maggiore tutela ai produttori europei.

Con un regolamento annunciato dalla Commissione europea il 18 dicembre scorso, un dazio tra il 42,3% e il 49,2% sui pavimenti in legno provenienti dalla Cina entrerà in vigore dal prossimo 16 gennaio. Questo provvedimento, che diventerà definitivo per cinque anni a partire da luglio, è il risultato di un’indagine avviata nel maggio precedente su segnalazione della Federazione europea dei produttori di pavimenti in legno (FEP) e di altre aziende del settore.

Secondo Lorenzo Onofri, presidente della FEP – Federazione Europea dell’industria del Parquet – la misura è stata resa necessaria da un’evidente disparità competitiva creatasi negli ultimi anni.
Durante il biennio 2021-2022, a fronte di un aumento dei prezzi delle materie prime fino al 60% per i produttori europei, i pavimenti cinesi hanno registrato incrementi solo tra il 15% e il 20%. Questo ha reso insostenibile la competizione per le aziende europee”, ha spiegato Onofri.

Già solo l’annuncio del provvedimento ha portato a un primo riequilibrio nei listini, con un riallineamento dei prezzi dei prodotti cinesi a quelli europei. Una vittoria per i produttori UE, che si vedono finalmente riconosciuto un contesto di maggiore trasparenza e giustizia.

Legno compensato di latifoglie: l’avvio di una nuova indagine

Parallelamente, la Commissione ha deciso di avviare un’indagine sulle importazioni di compensato di legno di latifoglie dalla Cina, una misura fortemente voluta dal Greenwood Consortium, che rappresenta i principali produttori europei del settore in Paesi come Bulgaria, Francia, Italia e Spagna. L’obiettivo è verificare la presenza di pratiche di dumping che, se confermate, potrebbero portare all’introduzione di dazi temporanei tra maggio e giugno 2025 e, successivamente, di dazi definitivi entro la fine dell’anno.

Una delle principali novità di questo intervento riguarda l’applicazione retroattiva dei dazi fino a nove mesi prima della loro introduzione definitiva. Questa misura mira a contrastare eventuali corse alle scorte sottocosto, una pratica già osservata in passato ogni volta che veniva ventilata l’introduzione di misure antidumping.

Un quadro competitivo più equo

Se da un lato le nuove misure rappresentano una protezione indispensabile per le imprese europee, dall’altro sollevano interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine.
Nicoletta Azzi, consigliere di Assopannelli di FederlegnoArredo e titolare di Panguaneta, sottolinea: “L’applicazione di dazi non risolve gli squilibri strutturali della globalizzazione economica, ma in una fase di stagnazione della domanda può quantomeno correggere alcune distorsioni che penalizzano le nostre imprese”.

Le aziende europee, chiamate a rispettare standard rigorosi in termini di qualità, sicurezza e tutela ambientale, devono affrontare costi di produzione più elevati rispetto ai competitor extra-UE. Questi ultimi, spesso non sottoposti agli stessi vincoli normativi, hanno beneficiato di maglie troppo larghe nei controlli alle frontiere europee. Le nuove misure, invece, rappresentano un importante passo avanti per garantire una concorrenza leale.

Che cosa cambia per gli spedizionieri doganali

L’introduzione di dazi antidumping richiede un’attenzione ancora maggiore nelle operazioni di import-export, sia per evitare errori nelle dichiarazioni doganali, sia per garantire il rispetto delle nuove normative. Gli spedizionieri doganali avranno pertanto un ruolo cruciale nell’assistere le aziende nell’adattarsi ai nuovi requisiti, sia in termini di documentazione che di compliance. Sarà fondamentale monitorare costantemente gli sviluppi normativi, garantendo un flusso informativo chiaro ed efficace per tutti gli attori della filiera.

Misure antidumping: EAAMS si conferma partner strategico

Le nuove misure antidumping sui pavimenti in legno e sul compensato di latifoglie rappresentano una chiara presa di posizione dell’Unione europea a favore dell’industria manifatturiera e della trasparenza del mercato. Come sottolineato da Onofri, “Non chiediamo favori né protezionismi, ma solo regole giuste per tutti”.

L’Europa sembra aver scelto la rotta giusta per sostenere un settore strategico, garantendo al contempo una concorrenza leale e una maggiore tutela dei consumatori.

Dal supporto alle PMI alla gestione della compliance, fino all’integrazione di tecnologie avanzate e a una logistica più sostenibile, EAAMS si posiziona come un punto di riferimento nel settore, per un commercio elettronico internazionale sempre più sicuro, veloce e responsabile.

Per gli spedizionieri doganali, questo è un momento cruciale per affermarsi come partner strategici e per distinguersi in un mercato in continua evoluzione.

L’obiettivo di E.A.A.M.S. – attiva da oltre 40 anni nel settore della logistica, delle spedizioni internazionali e dell’assistenza fiscale e doganale alle imprese operanti in Italia – è da sempre quello di rimanere competitiva sul mercato e di adeguarsi con celerità e professionalità ai nuovi scenari internazionali.

E.A.A.M.S. – il team di esperti nelle spedizioni nazionali ed internazionali – è in grado di offrire sempre un servizio specializzato e personalizzato per soddisfare qualsiasi particolare esigenza del cliente e per garantirgli i più elevati standard di sicurezza.

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