Sanzioni e divieti riguardano tutti gli esportatori
Anche chi non opera direttamente con la Russia deve fare i conti con le conseguenze indirette delle restrizioni commerciali. Le sanzioni e i divieti di esportazione verso la Russia hanno infatti implicazioni che si estendono ben oltre i confini del commercio diretto, influenzando gli accordi con clienti e partner in altri Paesi. Ecco le informazioni fondamentali che ciascun esportatore deve avere per evitare problemi contrattuali e legali.
La complessità del commercio globale implica che una merce esportata verso un Paese terzo potrebbe finire indirettamente in Russia, aggirando sanzioni e restrizioni. Questo crea rischi sia per l’azienda che esporta sia per chi acquista, soprattutto se non vengono prese adeguate precauzioni contrattuali. Gli esportatori devono quindi assicurarsi che le loro merci non possano essere rivendute o trasferite in Russia, pena il rischio di pesanti sanzioni e danni reputazionali.
Clausole contrattuali fondamentali
Per tutelarsi, è essenziale inserire nei contratti clausole specifiche che vietino la rivendita della merce in Russia. Una delle più comuni è la clausola di “non rivendita” che obbliga il compratore a non destinare i prodotti al mercato russo, direttamente o attraverso intermediari. Questa clausola deve essere chiara, vincolante e, possibilmente, accompagnata da meccanismi di verifica.
Ad esempio, una clausola efficace potrebbe includere una dichiarazione del compratore che garantisce il rispetto delle sanzioni internazionali e delle normative applicabili. In caso di violazione, è utile prevedere penali o la risoluzione immediata del contratto.
Non basta inserire clausole nei contratti: gli esportatori devono anche implementare processi di due diligence per verificare l’affidabilità dei propri clienti e monitorare la destinazione finale delle merci. Ciò include controlli su:
La reputazione e la storia commerciale del cliente; la documentazione doganale e di spedizione; l’uso finale dichiarato dei prodotti esportati.
Inoltre, è importante aggiornarsi costantemente sulle normative sanzionatorie internazionali che possono variare frequentemente.
Rischi in caso di inosservanza
La mancata adozione di adeguate misure di controllo può portare a gravi conseguenze legali, finanziarie e reputazionali. Le autorità potrebbero sanzionare l’azienda esportatrice, anche se la rivendita in Russia è avvenuta senza il suo consenso diretto. Oltre alle multe, c’è il rischio di essere esclusi da future opportunità commerciali o di subire danni all’immagine aziendale.
In un contesto geopolitico complesso, le aziende devono adottare un approccio proattivo per gestire i rischi legati alle esportazioni. Inserire clausole specifiche nei contratti, eseguire controlli accurati e formare il personale sulle normative internazionali sono passi fondamentali per operare in sicurezza.
Alla base di tutto c’è una regola fondamentale: la responsabilità di un’esportazione non finisce al momento della spedizione, ma si estende a tutta la catena di distribuzione. La consapevolezza e il rispetto delle regole non solo proteggono l’azienda, ma rafforzano anche la fiducia con partner e clienti.
E.A.A.M.S. pronta per una nuova sfida globale
L’introduzione di norme sanzionatorie così pervasive, che si applicano anche a soggetti non direttamente coinvolti nei rapporti con la Russia, rappresenta un cambio di paradigma per la comunità imprenditoriale europea.
E.A.A.M.S. dovrà come sempre gestire e affrontare il cambiamento con il consueto spirito innovativo.
La rigidità delle misure, unite alla crescente attenzione delle autorità di enforcement, impone alle aziende un nuovo livello di responsabilità e vigilanza sui loro processi, anche per chi lavora “all’oscuro” delle tensioni internazionali.
Per gli spedizionieri doganali, questo è un momento cruciale per affermarsi come partner strategici e per distinguersi in un mercato in continua evoluzione.
L’obiettivo di E.A.A.M.S. – attiva da oltre 40 anni nel settore della logistica, delle spedizioni internazionali e dell’assistenza fiscale e doganale alle imprese operanti in Italia – è da sempre quello di rimanere competitiva sul mercato e di adeguarsi con celerità e professionalità ai nuovi scenari internazionali.
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